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Europa per la Pace. Fermiamo la guerra in Ucraina.
E' necessario fermare immediatamente l'escalation del conflitto in
Ucraina tra Stati Uniti e i suoi alleati da una parte e la Federazione
Russa dall'altra. Le conseguenze di un conflitto in Ucraina sarebbero
disastrose.
Per questo pubblico la dichiarazione Europa della Pace, che insieme ad
altri umanisti abbiamo scritto nel 2007. Aderirono alla dichiarazione
Noam Chomsky e Michail Gorbaciov, in Italia Giulietto Chiesa, Dario Fo,
Francesco Baracca, Beppe Grillo, Margherita Hack e numerosi altri.
La campagna si diffuse in tutto il mondo aiutando tra l'altro a fermare
l'installazione di una base militare statunitense in Repubblica Ceca.
Questa dichiarazione può essere un momento di riflessione per una
campagna pacifista e non violenta a favore della pace in Ucraina.
Gerardo Femina
UN’EUROPA PER LA PACE
Un’Europa libera dalle armi nucleari
In tutto il mondo scienziati e artisti, militari e pacifisti, donne e uomini, giovani e anziani dicono: la guerra è un disastro!
L’Europa rappresenta per molti un’aspirazione, un modello economico, un
riferimento culturale, l’idea stessa di benessere e sicurezza sociale.
L’Unione Europea cresce e sempre nuovi paesi chiedono di poterne far
parte.
L’ Europa vuole “promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei
suoi popoli“, ma questo desiderio si scontra con una realtà che negli
ultimi anni é cambiata velocemente: il terrorismo internazionale, la
guerra in Iraq, il ricorso alla violenza per risolvere i conflitti
internazionali, regionali e locali, la strategia della guerra preventiva
e soprattutto una nuova folle corsa agli armamenti nucleari.
Le dichiarazioni di Stati Uniti e Francia sulla possibilità di usare per
primi la bomba atomica contro il terrorismo, le affermazioni del
Giappone sulla possibilità di entrare nel mondo dell’atomica per scopi
difensivi, l‘intenzione dell‘Iran e della Corea del Nord di proseguire
nel loro programma nucleare, lasciano tutti sgomenti.
La Europa, abdicando al suo ruolo di potenza economica e culturale
mondiale, frammentata nei suoi governi nazionali e subordinata alla
strategia politica militare degli Stati Uniti, accetta l’installazione
di nuove basi, favorendo l‘aggravarsi delle tensioni internazionali.
I popoli in tutta Europa, invece, chiedono: diamo una possibilità alla pace!
L’Europa non deve appoggiare alcuna politica che trascini il pianeta
verso la catastrofe: qui è in gioco la vita di milioni di persone, è in
gioco il futuro stesso dell’umanità. Le armi nucleari vanno smantellate
oggi, prima di usarle; dopo sarebbe troppo tardi. Che i politici siano
alla altezza della situazione o si facciano da parte!
L’Europa ha l’occasione storica di essere un modello positivo e
trainante per tutti quei paesi che stanno avviandosi all’integrazione
regionale in America-latina, in Asia e in Africa. L’Europa ha
l’occasione di avviare una politica internazionale di distensione e di
pace, che possa aprire i nuovi orizzonti e i nuovi cammini che l’essere
umano ha bisogno di percorrere. L’Europa ha l’occasione di mettersi alla
testa di un cambiamento epocale come avanguardia della Nazione Umana
Universale.
Chiediamo che l’Europa scelga una politica di pace, decisa e non-violenta. Chiediamo come misure urgenti e irrinunciabili:
un’Europa libera da armi nucleari: pretendere dagli Stati Uniti il
ritiro di tutti gli ordigni nucleari presenti nelle basi USA-Nato per il
loro smantellamento, e l’eliminazione degli arsenali nucleari della
Francia e della Gran Bretagna, come primi passi per avviare il programma
di disarmo nucleare globale con la supervisione dell’ONU.
dichiarare illegali le armi nucleari secondo la sentenza del Tribunale Internazionale del 1996.
la cancellazione di qualsiasi accordo per l’installazione o l’ampliamento di basi militari di potenze straniere sul territorio.
il ritiro delle truppe dei paesi europei dai territori occupati.
la ricerca della mediazione diplomatica e del dialogo per la soluzione dei conflitti.
Nelle strade delle grandi metropoli e delle loro periferie, nei piccoli
centri urbani e rurali d’Europa, qualcosa di nuovo sta nascendo: una
sinfonia dolce ma potente, che come un uragano travolge ogni
ingiustizia, ogni sopruso, ogni violenza. Nessuno potrà farla tacere,
perché è la speranza piu‘ profonda dell’essere umano.
Amiche e amici di tutta Europa, costruiamo con la forza della non violenza un’Europa di pace!
Praga, 22 febbraio 2007
Umanisti per la Pace