In Europa, in Ucraina, in Russia e in tutto il mondo la gente vuole la pace, mentre i governi vogliono sempre più armi e risorse umane per la guerra.
I popoli chiedono il diritto alla salute, all’educazione, al lavoro e a un pianeta vivibile, ma i governi li trascinano in una guerra totale.
L’unica possibilità di evitare il peggio risiede nel risveglio dell’essere umano e nella capacità di organizzarsi dei popoli.
Prendiamo il futuro nelle nostre mani: convergiamo in Europa e in tutto il mondo una volta al mese in una giornata dedicata alla pace e alla nonviolenza attiva.
Spegniamo la televisione e tutti i social network, spegniamo la propaganda di guerra e le informazioni filtrate e manipolate. Dedichiamoci invece alla comunicazione diretta con le persone intorno a noi e organizziamo attività per la pace: un incontro, una manifestazione, un flash mob, una bandiera della pace sul balcone o sull’auto, una meditazione o una preghiera in accordo alla nostra religione o al nostro ateismo e qualsiasi altra attività volta alla pace.
Ognuno lo farà con le proprie idee, credenze e slogan, ma spegneremo tutti assieme la televisione e i social.
Convergeremo così in uno stesso giorno con tutta la ricchezza e la forza della diversità, così come abbiamo già fatto il 2 aprile 2023. Sarà un grande esperimento di auto-organizzazione internazionale non centralizzato.
Invitiamo tutti, organizzazioni e singoli cittadini, a “sincronizzarsi” in un calendario comune fino al 2 ottobre – giornata mondiale della nonviolenza – in queste date: 7 maggio, 11 giugno, 9 luglio, 6 agosto (ricorrenza Hiroshima), 3 settembre e 1° ottobre. Valuteremo poi insieme come continuare.
Soltanto noi possiamo cambiare le cose: noi, gli invisibili, quelli che non hanno voce. Nessuna istituzione o personaggio famoso lo farà per noi. E se qualcuno ha una grande influenza sociale dovrà metterla al servizio di tutti per amplificare la voce di chi ha un urgente bisogno di futuro per sé e per i propri figli.
Continueremo la protesta nonviolenta (boicottaggio, disobbedienza civile, sit-in…) fino a quando chi oggi ha il potere di decisione non ascolterà la voce della maggioranza della popolazione che chiede semplicemente pace e una vita dignitosa.
Il nostro futuro dipende dalle scelte che facciamo oggi.
Campagna umanista Europa per la Pace
europeforpeace.eu