Gentile sindaco,
come cittadino/a sono indignato/a per l’approvazione da parte del Parlamento dell’invio di armi in Ucraina e dell’aumento delle spese militari al 2% del PIL, giacché l’articolo 11 della nostra Costituzione ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. L’aumento delle spese militari è stato deciso senza tener conto della volontà popolare e senza nemmeno sapere in che modo verranno recuperati i fondi per gli armamenti.
Da più sondaggi risulta che la maggior parte dei cittadini italiani è contraria all’aumento delle spese militari e chiede che le risorse vengano destinate ai servizi pubblici essenziali e alla ripresa economica.
Negli ultimi due anni si è purtroppo constatata l’estrema difficoltà delle amministrazioni pubbliche a gestire la situazione pandemica per la mancanza di posti letto negli ospedali e di personale sanitario, la cronica carenza di spazi scolastici e personale docente e l’insufficienza dei trasporti pubblici.
Nel solo 2020 le entrate dei comuni italiani sono calate di 4,6 miliardi di euro rispetto all’anno precedente a causa delle misure economiche restrittive adottate.
Mi aspetto quindi da parte Sua una decisa presa di posizione contro questo provvedimento. I soldi dei cittadini e i fondi del PNRR devono essere utilizzati per sanità, istruzione, trasporti, riconversione ecologica e per il futuro dei giovani, anziché destinate alla distruzione.
Se c’è la volontà, è possibile evitare la catastrofe e virare verso un mondo migliore.
Ecco perché chi dice sì alla guerra non avrà mai più il mio sostegno e il mio voto.
La invito caldamente a aggiungere la Sua voce alla campagna Europa per la Pace che chiede il cessate il fuoco immediato, il ritiro immediato degli invasori e il blocco della fornitura di armi all’Ucraina, per poter creare le condizioni per un rapido ritorno al tavolo negoziale.
La invito, inoltre, a promuovere nella sua città iniziative per risolvere il conflitto con il dialogo e i negoziati, perché l’Italia diventi un paese promotore di pace e non di guerra.
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e il tempo che dedicherà a questa richiesta.
Saluti di pace
Per leggere e aderire all’appello: https://www.facebook.com/EuropaPerLaPace/posts/127457186514200 e scrivere a europeforpeacehm@gmail.com
#EuropeForPeace
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Il governo e la maggioranza hanno deciso contro il volere della maggioranza degli italiani di inviare armi all’Ucraina e di aumentare la spesa militare dagli attuali 25 miliardi di euro a 38, cioè 104 milioni di euro al giorno. E’ necessario che la protesta contro questa scellerata politica si alzi dal basso. I sindaci sono coloro che si troveranno a contatto con la realtà della povertà, della disoccupazione, delle carenze della sanità,…
Facciamo arrivare a tutti i sindaci questa lettera perché ascoltino la gente e affinché dalle città si levi la voce della ragione e del senso comune.