Nonostante la grave sconfitta elettorale nelle elezioni regionali e del Senato, il Governo vuole silenziosamente e in brevissimo tempo ratificare il contratto con gli Stati Uniti per l’installazione della base militare USA. Rendendosi conto dei grandi cambiamenti politici che si annunciano in America e quelli molto chiari che già stanno accadendo qui da noi, vogliono affrettare i tempi per paura che il loro progetto non si realizzi.
Mercoledi 29.10 ci sarà una prima votazione al Parlamento e giovedi 30.10 al Senato. Il governo vuole approfittare del fatto che ancora possono votare i senatori uscenti: si tratterebbe della votazione fatta da un Senato che non corrisponde piu’ al voto espresso dagli elettori. Infatti nel nuovo Senato c’è un grande cambiamento delle forze politiche.
Qualcuno si potrebbe chiedere: ma conviene a ODS e a KDU-CSL, i partiti di governo, di fare questo sapendo che perderebbero la fiducia di moltissimi elettori, come d’altra parte già sta succedendo? La mossa che vogliono fare può portare allo spaccamento di questi due partiti, come già è successo al Partito Verde.Sicuramente ai politici che pensano al futuro del loro partito tutto questo è molto chiaro, allora perchè forzare la situazione ben sapendo che la popolazione è contraria e tutto questo si rivolgerà contro di loro?
La spiegazione è purtroppo molto semplice. Chi oggi muove la nostra politica ed ha il poter di influire sia sulle scelte del governo che su quelle dei partiti, sono poche persone strettamente legate agli interessi economici degli USA. Sono molti i documenti che circolano in internet che mostrano nei dettagli gli stretti legami tra alcuni personaggi del nostro mondo politico e le industrie produttrici di armi direttamente interessate alla costruzione del radar. www.nenasili.cz/cs/2026_kdo-prosazuje-radar-v-cr (solo in ceco)
A questi personaggi non interessa il futuro della nostra povera Repubblica e nemmeno il futuro dei loro partiti.Purtroppo i mass-media non hanno voluto dare spazio a queste verità. E cosi, con il silenzio complice dei mass-media piu’ importanti, compreso la televisione statale, assistiamo impotenti alla pagina piu’ oscura della nostra storia dopo il 1989.
Abbiamo anche scritto al Presidente della Repubblica chiedendo il suo intervento in questa situazione cosi grave. Aspettiamo una sua risposta.
Dopo lo sciopero della fame di Jan Bednar e Jan Tamas ogni giorno un personaggio del mondo ceco – artisti, politici, scienziati, dottori, sportivi,… – partecipa allo sciopero della fame a staffetta per chiedere la sospensione per un anno delle trattative. Tutto questo mostra chiaramente che i cechi hanno grandi dubbi su questo progetto ed in piu’, superando la paura di esprimersi pubblicamente, cominciano a dichiarare chiaramente la loro opinione. Un video sullo sciopero della fame mostra chiaramente come è ampia questa partecipazione: www.nenasili.cz/cs/videa (solo in ceco)
Quello che sta succedendo fa pensare ad un colpo di Stato di velluto. Ci appelliamo a tutti i senatori e deputati di CSSD e KCSM – i partiti dell’opposizione -affinchè usino tutti gli strumenti democratici per impedire che questa votazione avvenga.
Chiediamo ai senatori e deputati dei partiti della coalizione, che in buona fede credono che sia giusta la presenza militare USA sul nostro territorio, di riflettere sulla loro posizione una volta in piu’ e soprattutto di non essere complici di chi tutto vuole, tranne che il benessere comune. In altre parole: se credete che il radar è una cosa utile è giusto che fate di tutto per realizzarlo. Ma non in questa forma che degrada la parola stessa “democrazia”! Ed è bene ricordare che alla fine ognuno è responsabile verso la propria coscienza, nei confronti della popolazione che uno rappresenta, verso i propri figli e verso le future generazioni, e non verso il proprio partito. Il nostro è un grido di dolore che speriamo che qualcuno ascolti.
Per ultimo ricordiamo quanto si sta chiedendo con lo sciopero della fame:
“Chiediamo di sospendere i negoziati per un anno, di aprire una profonda discussione sull’argomento in Repubblica Ceca, di ottenere la posizione dell’Unione Europea su questo piano e di attendere la posizione della nuova amministrazione statunitense.“
L’installazione del radar in Repubblica Ceca è una decisione storica, che andrebbe presa solo dopo un’ampia discussione pubblica e con l’accordo della maggioranza dei cittadini. Prenderla in questa atmosfera avvelenata e colma di sfiducia avrebbe una conseguenza negativa sulla società ceca per molto tempo. La speranza di libertà e democrazia reale diffusa dopo la Rivoluzione di Velluto si trasformerebbe ancora una volta in sfiducia nei confronti delle istituzioni, impotenza e tradimento”.
Praga, 28.10.2008
Jan Tamas
movimento nonviolento contro le basi