Ecco un elenco di armi inviate dal Governo italiano in Ucraina. Dovrebbe essere secretato, come è uso e costume in Italia secretare quanto possa far assalire di dubbi il popolo italiano, ma è chiaro che con tutti passaggi di consegne l’elenco viene fuori.
Diversi missili terra-aria Stinger , diversi modelli di mitragliatrice MG 7.62 , le mitragliatrici 12.7 Browning , almeno 200 lanciarazzi, in gran parte si tratta di C-c Mk72Law, mitragliatrici pesanti MG 42/59, ossia la versione aggiornata dell’arma del Terzo Reich, celebre per il suo volume di fuoco, che i nostri fanti hanno sfruttato negli scontri con i talebani, quando non occupavamo uno stato sovrano.
Poi ci sono anche i razzi anti-carro Panzerfaust, che però sono arrivati in basse quantità perché l’Italia non aveva grosse disponibilità: dalla fine della Guerra Fredda non c’è stata grande attenzione agli strumenti per affrontare conflitti tradizionali. E soltanto lo scorso ottobre il governo italiano ha deciso di comprare mille Panzerfaust con testata in grado di perforare le corazze dei nuovi tank russi, chissà perché proprio ad ottobre scorso?
Ma la domanda più importante è: per chi sono queste armi?
Se fossero solo per l’esercito Ucraino regolare di Kiev, rimarremmo comunque uno stato cobelligerante, ma il danno sarebbe limitato in quanto un esercito si presuppone abbia già delle armi, soprattutto dopo 8 anni di rifornimenti continui da parte degli alleati angloamericani. Purtroppo sono anche per i battaglioni neonazisti che, essendo al fronte più bellicoso del Donbass, hanno sicuramente bisogno di più armi e più munizioni, come le utilizzeranno a fine guerra non è dato sapersi. Infine sono per i nuovi soldati scelti tra i civili….
La coercizione di tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni, che vige in Ucraina, obbliga, dopo un addestramento di ben 3 giorni, tutti gli uomini che vengono man mano scelti a servire il governo di Kiev. Lì non esiste obiezione di coscienza, viene applicata raramente e solo per motivi religiosi. Molti uomini, che non avrebbero mai preso in mano un arma, sono dovuti fuggire con la Bolla di Traditore che gli pende sul capo, sempre che non abbiano avuto abbastanza soldi per poter corrompere gli ufficiali dediti al rastrellamento dei civili.
Ecco soli 3 giorni per imparare ad uccidere o ad accettare di essere ucciso. Credo che per la maggior parte di noi non basterebbe l’intera vita per imparare una cosa tanto atroce, figuriamoci 3 giorni. In quel poco tempo forse a mala pena un uomo può imparare a tenere in mano armi del genere, pensare che diventi un soldato a tutto tondo è una follia.
Immaginiamo: sono lì con una mitragliatrice che pesa dai 13 ai 40 kg, che con molta difficoltà sposto da un punto ad un altro, in mezzo alle macerie, sudato e tremante in attesa del nemico. Il suono dei mitragliatori e delle bombe in lontananza si avvicina, il mio cuore pompa sangue a più non posso, i denti battono dalla paura, le mani vibrano come avessi il parkinson. Scorgo le prime ombre di uomini, stanno correndo verso di me, non sembra abbiano una divisa, ma potrebbero essere infiltrati, finti civili, me lo dicono continuamente che i russi si travestono da civili per carpire informazioni, per fare imboscate. Sì, stanno correndo verso di me, hanno delle cose in mano, forse sono armi, gli echi delle bombe e delle mitragliatrici coprono qualunque altro rumore, cosa faccio? Vivere o Morire? Cosa faccio? Sparo…. La mitragliatrice si muove quasi indipendente tra le mie mani tremolanti, sparo a qualunque cosa stia davanti a me, senza sapere a chi sto sparando, amici o nemici, e che il peso di quelle morti me lo porterò nella tomba.
Ecco di cosa il nostro governo è complice, anche di questo, anche dei traumi che porteranno dentro migliaia di civili costretti a combattere una guerra che si sarebbe potuta evitare.
Angelo Colella